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Chi Siamo

La Nostra Storia

 

Fausto Di Berardino nasce il 27.05.1954 ad Avezzano (AQ), Fausto il tappezziere nasce dieci anni dopo nel 1964, nel laboratorio di tappezzeria del fratello maggiore Tonino (appena ventenne), primo tappezziere auto all'epoca nella provincia dell'Aquila. Il fratello maggiore, formatosi professionalmente in una fabbrica di foderine auto nel vicentino, e che tratta qualsiasi tipo di auto dal di dentro, diventa agli occhi del bambino un mito da raggiungere e magari anche eguagliare da grande.

Fausto indossa immediatamente i panni del ragazzo di bottega e, subito dopo la scuola il pomeriggio, con grande passione e curiosità toglie le sellerine dai sedili, smonta fodere e imbottiture, corre a comprare viti e puntine, riordina gli attrezzi prima della chiusura serale del laboratorio.

Come un ombra del fratello,  segue con lui le cronoscalate che si tengono nelle montagne locali, e tutte le manifestazioni riguardanti le corse di auto di tutti i generi. Il bambino respira odore di auto anche per merito del papà Mario, camionista per lavoro e istruttore di scuola guida per passione (collabora con le autoscuole locali). E successivamente anche lui inserito nel laboratorio di tappezzeria, dove competenze (Tonino), conoscenze (Mario) e passione (Fausto) si mescolavano nella realizzazione dei lavori.

All’età di 12 anni Fausto frequenta con il cugino Gianni, l'officina da fabbro del padre di questi e di nascosto dello zio Italo, i due discoli smontano la testata del motorino di Gianni, fanno operazioni di truccaggio del motore, pulitura delle luci di scarico e di aspirazione. Smontano e rimontano, toccano e vedono i pezzi del (povero) motorino da vicino e dal di dentro, curiosità e  fantasia sono la spinta irrefrenabile dei due. Tanto che, riescono a costruire una slitta da neve, saldando i paraurti di una Fiat  600.

Quando Fausto è in laboratorio, Tonino non vuole che usi la macchina per cucire per paura che vada fuori fase, o che si rompa. Accade spesso infatti che papà Mario si cimenti nella riparazione della macchina, che avendo dei meccanismi abbastanza semplici, una volta capiti possono essere risistemati da una mano pratica come la sua.

Un giorno, in assenza del fratello impegnato a Roma per lavoro,  Fausto diventa padrone della tappezzeria e si mette a cucire il cielo di una 850 Special che nella stessa giornata riesce anche a montare con una soddisfazione che non avrà eguali nella vita lavorativa di Fausto.

Sono gli anni dell’adolescenza nei quali Fausto smonta e rimonta decine e decine di sedili, compra libri di auto moderne e d'epoca, li legge e li rilegge con voracità e curiosità. Si documenta sulle strutture dei sedili, sui particolari della spalliera, della seduta, dell'inclinazione, della cintatura, dell'imbottitura, dei pannelli, dei fondi  e  altro ancora; è in questo periodo che costruisce le basi del patrimonio culturale che ancora oggi gli permettono di realizzare lavori altamente professionali e irripetibili nella loro originalità. Ogni azione infatti è dettata dalla conoscenza profonda del prodotto artigianale e non da pura e semplice manualità prerogativa  di qualsiasi tappezziere.

Al compimento del 18° anno, alla sua prima Fiat 500, verde chiaro, monta il primo sedile da corsa da lui interamente prodotto.

Parallelamente porta avanti gli studi da perito elettrotecnico e la passione per la bicicletta che lo vede impegnato come corridore dilettante.

Raggiunto il diploma, presta il servizio militare nel corpo degli alpini e, tornato a casa decide di aprire il suo primo laboratorio di autotappezzeria. Qui dà sfogo a tutta la sua fantasia lavorando  i più disparati modelli di sedili di auto, ne conserva i più originali, studia i particolari e riesce a riprodurre alcuni sedili da corsa, utilizzando tubolari in acciaio e facendo saldature a ferro, o a filo, così come aveva imparato nell’officina dello zio Italo.

Successivamente fa un'esperienza in società cooperativa artigiana, assieme ad altri allievi del fratello, che però dopo qualche anno si esaurisce.

La squadra di lavoro con cui collabora non si aggrega negli equilibri, fondamentali in un lavoro di gruppo; a questo si aggiunge poi la natura individualistica tipica del lavoro artigianale che non aiuta ma addirittura funge da ostacolo all’esperienza societaria.

Nel periodo di grande espansione del lavoro, anni 80/90, Fausto ingrandisce la propria attività ampliando il lavoro di autotappezzeria, con quello della produzione di teloni per camion, coperture varie da esterno, strutture da giardino, completamente prodotte, montare e saldate da lui a dai suoi operai,  tende esterne, tappezzerie divani, poltrone, tende e altro.

In questo particolare periodo si verifica una forte richiesta di restauro di auto d'epoca, cosa che gli consente di mettere a frutto la conoscenza di tutti i dettagli degli interni delle auto (balilla, appia, millecento, etc.), molte delle quali frequentate anni prima in compagnia del padre.  I restauri realizzati  nel rispetto meticoloso della originalità di tutti i dettagli, gli permettono di apporre una firma virtuale sui lavori realizzati, poiché a detta dei clienti i lavori di Fausto si riconoscono!!!

Momentanei problemi di salute inducono Fausto a tentare una via professionale diversa. Egli accetta una nuova proposta lavorativa che tuttavia in quel momento gli consente un ulteriore arricchimento professionale. Precisamente riguarda la produzione di sedute da ufficio. La fabbrica, in fase di avvio, si affida all'esperienza artigianale di Fausto, persona nota nel settore della tappezzeria da interni a livello provinciale. Quindi pronto a cimentarsi in una nuova sfida, accetta la proposta ben convinto di poter mettere a disposizione della proprietà il bagaglio di esperienze acquisite nel corso degli anni.

Ed effettivamente sin da subito riesce a dare alla fabbrica una fisionomia lavorativa che era tutta da impiantare, realizzando  fattivamente strutture interne, impianti e spazi adeguati al tipo di lavoro da svolgere, ed organizzando il lavoro degli operai e apprendisti da lui tutorati.

Questa esperienza lavorativa, pur ricca di spunti nuovi, si rivela nel lungo periodo seriale. Fausto, pur trovando consensi per le abilità dimostrate, decide, spinto anche dalla clientela passata, ben conscia della sua creatività, di riprendere il lavoro in proprio. A 54 anni decide, quindi, di mettere in pratica il suo vecchio sogno, la grande passione per le auto da corsa.

L'input gli arriva per caso: a seguito di una chiacchierata con un amico su sedili da corsa marca Fusina presenti presso le mostre scambio di auto d'epoca, dopo una verifica sul campo, constatato che i sedili in circolazione non sono originali, riesplode la passione sopita di Fausto che immediatamente, e con tutta la sua autorevolezza  torna a lavorare sul vecchio sedile da corsa stampato 25 anni prima.

Egli  chiama a rapporto tutte le sue competenze anche scolastiche, comincia a sviluppare i calcoli dei nuovi sedili, altezza, inclinazione, seduta, supporto per la schiena, poggiatesta esterno o a scomparsa e, prendendo il meglio dai modelli storici Fusina, Carrera e Bordigari, realizza un nuovo sedile completamente originale, compresi gli attacchi che possono essere adattati a  tutti i tipi di auto da corsa.

Il sedile incontra immediatamente il favore e l'entusiasmo degli appassionati, che, oltre a farne una forte richiesta, ne chiedono anche la personalizzazione con l'apposizione di stemmi storici, di nominativi del proprietario e altre immagini.

Al momento, data l'esplosione della moda delle Fiat 500, particolare attenzione è richiesta dai cinquecentisti, per i quali però il sedile viene ridotto nelle sue proporzioni  standard, per permettere un migliore rapporto con le dimensioni della macchina.

Per le 500 inoltre, vista la forte richiesta in atto, Fausto  riproduce, sempre nel rispetto della  originalità dei pezzi, sia nei materiali che nei rivestimenti,  cassettini in legno portaradio, cruscotti in legno e vetroresina, pannelli con tasche porta radio e portaoggetti ed anche sedili posteriori in modo da potere fornire la tappezzeria completa.

Finalmente "Fausto il tappezziere" ha la possibilità di implementare la produzione della “sua” idea di sedile che consiste nel creare con le proprie mani oggetti che ama e che fanno parte della sua storia lavorativa oltre che della sua vita.

E' prerogativa di pochi fortunati infatti, svolgere un lavoro che oltre ad essere un dovere è anche un grande piacere, e che dà tanta soddisfazione poiché si riesce a condividere anche con i clienti  la storia delle auto che è fatta principalmente di passione e di amore per questo mondo.

La passione come sentimento, diventa dunque anche un vero e proprio passaggio di consegne alle nuove generazioni, che hanno così l'opportunità di raccogliere questa eredità e di  trasmetterla a loro volta.

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Tappezzeria Fausto

Via Roma 219

Avezzano (Aq) 67051

Email: tappezzeria.fausto@libero.it

Tel: 3314835154

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Ogni lavoro è realizzato interamente in laboratorio

2013 by Camila Bodini

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